Testimonianze dei Clienti

Il mio caso di fibromialgia.

Lasciate che mi presenti e che vi parli della mia vita degli ultimi 5 anni. Mi chiamo Kim P., ho 32 anni. Sono mamma di una bimba di 2 anni. Mio marito ed io eravamo sposati da circa 10 anni. Durante questi 10 anni lavoravo come parrucchiera in un salone, lavoravo 8-10 ore al giorno, dal marted“ al venerd“. Vorrei mostrarvi come la mia vita si trasform˜ da vita normale a vita di sofferenza, depressione e sfinimento. I nomi dei medici sono stati cambiati, ma gli eventi sono veri.

Il 28 gennaio del 1998, mio marito ed io ci preparavamo a dare una super festa a casa nostra. Pulii la casa ed iniziai a sentire dolore al braccio destro. Il dolore scendeva lungo il braccio facendo intorpidire due delle mie dita. Il giorno dopo andai al pronto soccorso per vedere se mi fossi procurata qualche lesione grave.Quale scusa migliore per non fare pi le pulizie di casa. Il medico mi prescrisse un ciclo di preduisone perchŽ il braccio stava iniziando a gonfiarsi e il dolore era costante. Mi disse di tornare nel caso in cui il dolore non fosse cessato.

Dopo due settimane il gonfiore pass˜, ma non il dolore. Anzi questo aument˜ perchŽ io continuai a lavorare per tutto il giorno, alla fine non riuscivo pi neanche a guidare.Tornai dal medico che mi consigli˜ una visita specialistica da un ortopedico.

Quando incontrai il Dr. H., un ortopedico specialista, era il 9 Febbraio, il dolore era sempre pi fastidioso. Le dita erano sempre intorpidite. Il Dr. H. mi visit˜ e disse che il dolore aveva origine dal collo e si estendeva fino al braccio. Pensava inoltre che le dita fossero intorpidite a causa di un nervo infiammato. Mi ordin˜ di fare le radiografie del collo e della parte superiore della schiena. Le radiografie evidenziarono una possibile ciste o unĠernia del disco a livello del collo. Per determinare se la diagnosi fosse corretta mi fece fare un MRI il 16 Febbraio 1998. LĠMRI evidenzi˜ 3 cisti e unĠernia del disco. Il Dr. H. mi consigli˜ di farmi visitare anche da un neurologo per controllare che non ci fossero dei nervi danneggiati.

Era il 2 Marzo 1998 e il Dr. T., neurologo, dopo avermi visitato, disse che probabilmente qualche nervo era lesionato, visto il torpore che sentivo alle dita. Ordin˜ un EEG per essere pi sicuri, ma questa visita non evidenzi˜ alcun danno. Fui rimandata dal Dr. H.

Ormai i dolori alla spalla e al collo aumentavano sempre pi, nessun antidolorifico mi faceva effetto. Me ne furono prescritti parecchi.

Quando mi alzavo la mattina ero rigidissima, ma continuai a lavorare, mi assentavo solo per andare agli appuntamenti con il medico. Sentii parlare della Òclinica della gestione del dolore da una delle mie clienti. Chiesi al Dr. H. se quella clinica avrebbe potuto aiutarmi. Mi sembr˜ che, a causa della mia domanda, il Dr. H. non credesse veramente che io stessi cos“ male come dicevo. In modo riluttante mi parl˜ di quella clinica e organizz˜ il periodo in cui sarei potuta andarci. Inoltre mi prepar˜ uno schema per la fisioterapia al collo e alla schiena. Iniziai ad andare alla clinica della gestione del dolore  Marzo.

Quando arrivai mi diagnosticarono una fibromialgia. Il Dr. G. mi prescrisse delle infiltrazioni per sciogliere i nodi che avevo nei muscoli della schiena e del collo. La fisioterapia inizi˜ contemporaneamente ai trattamenti prescritti nella clinica, il 12 Marzo. Facevo fisioterapia 3 volte alla settimana. Mi mettevano un panno caldo-umido sul collo e sulla schiena per 20 minuti poi mi facevano un massaggio ad ultrasuoni nella parte destra della spalla e del collo. I dolori erano fortissimi. Alla fine della terapia ero completamente esausta. Il braccio destro mi faceva talmente male che potevo solo andare a casa e sdraiarmi. Una mia cliente mi disse che, dopo tutto il dolore che stavo provando, la nascita di un bimbo sarebbe stata una sciocchezza, in seguito sperimentai che aveva ragione. La fisioterapia non sembrava fare effetto. Le infiltrazioni inizialmente distesero i miei muscoli, ma poi i nodi tornarono. In 4, 5 settimane mi fecero circa 20 infiltrazioni. Con inizio dell estate i dolori diminuirono, ma si riacutizzavano nel caso piovesse o facesse freddo. Ero sempre stanca, potevo solo andare a lavorare, agli appuntamenti coi medici e col fisioterapista. I normali lavori di casa erano per me una tortura. Sollevare qualcosa, spazzolare, addirittura piegarmi per raccogliere qualcosa erano azioni che mi procuravano una grande pena. Ero continuamente affetta dai sintomi che in genere si hanno quando si prende influenza. La mia giornata iniziava alle 7:30 per andare a fare la fisioterapia o in clinica e poi subito al lavoro fino alle 19:00, 19:30. Ero sempre pi esausta. Mio marito mi sosteneva in tutto ma non riusciva a capire perchŽ nessun dottore riuscisse ad aiutarmi. Mi disse inoltre che cap“ veramente quanto fosse tremenda la mia pena quando mi sorprese a piangere sul pavimento del bagno. Ero distrutta. I dottori mi dissero che avrei dovuto abbandonare il lavoro e che non avrei potuto avere figli perchŽ non sarei riuscita a prendermi cura di loro. Una mattina dopo le mie infiltrazioni dissi ad un infermiere che non avrei resistito a lungo perchŽ il dolore era troppo forte. Mi chiese se volessi un antidolorifico e alle 11:00 avevo giˆ preso la dose massima di antidolorifici consentita per 24 ore.

Chiamai il Dr.. G. e la clinica e chiesi se potevano darmi qualche altra cosa che alleviasse i miei dolori. Mi dissero di prendere Aleve. Fu come uno schiaffo morale. Quando abbassai la cornetta, la mia amica mi chiese se desiderassi che andasse lei a prendere le medicine, ma scoppiai a piangere e le dissi che non c'era nessuna medicina. Andai via presto dal lavoro quel giorno. Ancora oggi difficile parlare degli atroci dolori che dovetti sopportare. Vorrei cancellare il ricordo e la pena.

Rinunciai alla clinica e alla fisioterapia. Non mi avevano aiutato. Durante l'estate del 1998 il dolore diminu“ grazie al caldo. Continuai a lavorare come potei. A settembre del 1998 per il mio compleanno mi feci fare un massaggio in un salone sperando di ottenere sollievo almeno per un giorno.

Il 28 Settembre tornai dal Dr. H. per farmi prescrivere i rilassatori muscolari. Gli dissi che avrei dovuto prenderli ogni note cos“ come ogni giorno gli antidolorifici, sebbene non fossero del tutto efficaci. Infatti quelle medicine mi aiutavano solo psicologicamente. Gli dissi anche che il Dr. G. mi aveva diagnosticato una fibromialgia. Ma il Dr. H mi disse che l'esistenza della fibromialgia non era mai stata provata per cui non avrei dovuto parlarne con nessun medico. Secondo lui tutto era dovuto ad un disordine mentale pi che a un problema fisico. Il 6 Ottobre decisi di tornare alla clinica e dal Dr. G. Fu comprensivo e i disse che non credeva che fossi pazza. Mi sugger“ una terapia epidurale per far cessare il dolore. Tre epidurali avrebbero fatto scomparire per sepre la pena. Mi fecero la prima il 13 Ottobre 1998. Non andai al lavoro per 2 giorni per riprendermi, ma dopo due giorni il dolore torn˜. Il 3 Novembre mi fecero la seconda epidurale, perch la pria diede esito negativo. Il Dr. G. pens˜ che potessi avere qualche infezione all'osso mi ordin˜ un esame specifico. L'esito fu buono e poterono farmi la seconda epidurale. Il 19 Novembre subii la terza. Visto che non miglioravo il Dr. G. decise di riprovare con le infiltrazioni. Ebbi un p˜ di sollievo, ma per poco tempo. Tra Novembre e Dicembre mi fecero tantissime iniezioni e feci anche la fisioterapia. Era come se stessi rimandando la mia sorte. Il 14 Dicembre andai a fare il controllo fisico annuale. Dissi al medico cosa mi era accaduto durante quell'anno. Fino ad allora avevo subito 44 infiltrazioni, due epidurali, per non parlare delle radiografie, l'MRI, l'EEG, l'analisi dell'osso e le varie medicazioni. Mi sugger“ di andare alla M. Clinic di Jacksonville, Florida. Mentre mi visitava disse avevo una sospetta tendinite alla spala destra. Mi diede una dose di cortisone e mi fiss˜ un appuntamento al Mayo per Febbraio, 1999.

Alla clinica M. vidi il Dr.C., un reumatologo. Mi conferm˜ la fibromialgia e riteneva che il dolore provenisse dalla spalla. Disse della possibilitˆ che ci fosse un tendine infiammato nel muscolo rotatorio.Mi prescrisse un MRI per la spalla e diversi raggi x. Inoltre mi mand˜ dal Dr. M.,un ortopedico di quella clinica.

Mio marito ed io tornammo alla clinica M. alla fine di febbraio con gli esiti dei raggi x e dell'MRI. L'esito conferm˜ la diagnosi del Dr. C. Pensai di essere sulla strada giusta. Il Dr. M. mi ordin˜ la fisioterapia e lo stretching. Mi disse che se questa terapia non fosse servita avrei dovuto subire un intervento chirurgico.Dopo un mese di fisioterapia da un nuovo fisioterapista riacquistai un p˜ di forze (se cos“ si pu˜ dire). Il dolore c'era sempre e il mio corpo, dopo un anno di cure, era estremamente debole. Ricordo la prima volta che aprii un barattolo, ero veramente fiera di me. Nell'Aprile del 1999 una mia amica doveva sposarsi e mi chiese di fare le acconciature ai suoi invitati. Ne fui onorata e accettai. la mia matrigna venne ad aiutarmi. sapeva che mi sarebbe costato tanta fatica. Il fine settimana precedente avevo pettinato 6 ragazze per il ballo studentesco e per tutta la settimana non avevo avuto un giorno libero. Da sabato ricominciarono i dolori. Cercai di riunire tutte le mie forze per fare le acconciature per il matrimonio, ma non ci riuscii. Il dolore era straziante, andai a casa, pesi due antidolorifici e mi coricai. Il dolore era fisico ed emotivo: sarei voluta essere l“, ma non potevo. Ero divisa in due. Controllai l'elenco degli appuntamenti per la settimana, c'era un altro ballo studentesco. Cosa avrei potuto fare? Pensai ad un altro massaggio. Presi appuntamento nello stesso salone in cui andai a Settembre. Questa volta la mia fisioterapista era Kathy Lescak. Durante la prima seduta raccontai a Kathy la mia storia. Kathy mi disse che avrebbe potuto aiutarmi. Io non sapevo se lei sarebbe stata in grado di cambiare la mia vita. Il tipo di massaggio che lei praticava era una combinazione di diverse tecniche. Lei adatt˜ il massaggio ai miei problemi.La prima cosa da affrontare erano la spalla e il tendine infiammato. Poi il problema della fibromialgia avrebbe richiesto tempi pi lunghi. Disse che avrebbe cercato la tecnica pi adatta al mio problema. Dopo la prima seduta con Kathy ci fu subito un inaspettato cambiamento. Era la prima volta in 16 mesi che sentivo di poter avere ancora una chance per tornare ad una vita normale. Non so dire quanto stessi meglio; pu˜ sembrare strano, ma finalmente avevo abbastanza forze da lavorare tutto il giorno e poter cucinare la sera. Kathy utilizz˜ la terapia magnetica dietro le mie ginocchia e sul braccio per aiutare la schiena e le gambe durante la prima seduta. Essendo una parrucchiera e stando in piedi tante ore al giorno la mia schiena e le mie gambe saranno un altro punto focale nella mia terapia del massaggio. Kathy mi disse di fare 6 massaggi, se non avessi notato miglioramenti avrei dovuto subire l'intervento. Non avevo nulla da perdere. Andai la settimana successiva per la seconda seduta. La terapia magnetica non sembrava dare risultati e stavo per riandare dal fisioterapista. Dopo qualche giorno per˜ iniziai a sentirmi pi forte. Il dolore c'era ancora, ma riuscivo ad affrontare la vita in modo pi semplice. I miei clienti, i miei amici, la mia famiglia notarono i cambiamenti. Ogni settimana prendevo sempre meno medicine. Il 2 Giugno 1999 mio marito ed io tornammo alla clinica Mayo. Il Dr. M. disse che non avrei avuto bisogno dell'intervento chirurgico perch il muscolo rotatorio era guarito, ora avrei dovuto curare la fibromialgia. Mi chiese cosa avessi fatto per ottenere questi risultati e gli parlai di Kathy e della terapia del massaggio. Fu impressionato dai cambiamenti avvenuti in me in cos“ poco tempo. Volle che incontrassi il Dr. C. Mi prescrisse una terapia acquatica per rafforzare i muscoli senza stressare le articolazioni e mi incoraggi˜ a continuare con la terapia del massaggio. Scrisse alla compagnia assicuratrice in mio favore, spiegando il miglioramento della mia salute e il bisogno di continuare la terapia del massaggio. La compagnia assicurativa rifiut˜ la copertura. Spero che un giorno capiscano l'importanza della terapia del massaggio nella lotta alla fibromialgia. Col passare degli anni, grazie a Kathy, mi sono liberata dei dolori. Mi ha sottoposto a varie tecniche e all'agopuntura. Anche Gary, il marito di Kathy,, pratica la terapia del massaggio, ma con pi pressione. Sono migliorata cos“ tanto che riesco a sopportare la compressione di Gary. E' stato un percorso difficile, ma l'unico possibile. Non avrei potuto riniziare a vivere senza la terapia del massaggio. Ho provato diversi tipi di massaggio, ma nessuno mi ha aiutato in modo definitivo come il metodo usato da Kathy e Gary.Non avrei potuto aver bambini o sollevarne uno se non avessi iniziato la terapia del massaggio. Ho sofferto per tanti mesi, andando da un medico all'altro perch non erano sicuri su come trattare il mio problema e il mio dolore. Grazie a Dio ci sono dei medici che quando non sono sicuri ti mandano d a qualcuno che ti possa aiutare. Infine, io mi sono presa cura di me stessa affidandomi a Kathy e a Gary. Loro mi hanno ripetuto tantissime volte che se non avessi fatto ci˜ che loro mi ordinavano la cura non sarebbe servita a nulla. Al culmine del mio dolore, queste sono alcune delle cure che mi furono prescritte: ciclobenzaprina, naproxen, daypro, hidrocadone, darcocet, ultram.

Soffro di fibromialgia da 5 anni. Non dimenticher˜ mai il dolore, le lacrime, gli atacchi di cuore che mi ha provocato. Continuo ad avere problemi e li avr˜ sempre. Ho avuto due piccoli incidenti d'auto e ho avuto una bellissima bambina. Gary e Kathy mi hanno sempre aiutato ad affrontare i traumi. Adesso il dolore  diminuito. Per anni non ho pi preso antinfiammatori. So che dovr˜ combattere con la fibromialgia per tutta la vita, ma il mio futuro  pi luminoso e con il loro aiuto al 98% non sento pi dolore. Apprezzo l'opportunitˆ concessami di condividere la mia esperienza di dolore e sofferenza dovuta alla fibromialgia. Spero che possa servire a rendere tutti pi consapevoli e consci circa questo disagio.

da : KATHE S.

A Gry e Kathy Lescak,

sono tre anni che vengo da voi, colgo l'occasione per farvi sapere quanto apprezzo l'aiuto che mi avete dato. Se ricordate, il primo giorno che venni da voi trascinavo una gamba, avevo un nervo danneggiato e nella schiena i dischi consumati. Il medico che fece la diagnosi al tratto cervicale nel 1993 disse ai miei figli che avevo aspettato troppo per l'intervento, che il nervo sarebbe rimasto danneggiato e che sarei stata fortunata se non fossi finita in una sedia a rotelle per il resto della mia vita. Non ci fu nessun miglioramento nei 7 anni successivi all'intervento, mi feci fare anche qualche massaggio prima di vedere la vostra pubblicitˆ, ma io non avevo bisogno di un massaggio che mi "facesse sentire bene", cos“ quando vi contattai sapevo che tentavo la fortuna. Devo dire che la vostra abilitˆ nell'aiutarmi ha superato di gran lunga le mie aspettative, vista la mia forma fisica di oggi. Non assumo medicinali, cammino un miglio al giorni, faccio lo stretching adatto ad ogni parte del corpo come voi mi avete insegnato. Questi esercizi completano il massaggio e mi danno l'energia necessaria per fare tutto ci˜ che fa una persona sana.

Sono una nonna di 60 anni e stupisco i miei figli ogni giorno, loro ricordano che io sarei dovuta essere in sedia a rotelle, soprattutto quando inseguo le mie nipotine di 3 e 5 anni. Mi avete aiutato tantissimo e non pensiate che io non sappia che fu il giorno pi fortunato della mia vita quello in cui venni da voi per la mia prima seduta. Non fu certo un massaggio per "sentirsi bene", ma un massaggio per aiutare. Vi ringrazio e ci vediamo la prossima settimana. Kathe S.

da : Jackie C.

Io sono Jackie C. Mia madre  Mildred S., nota on il nome di Mim per la famiglia e per gli amici. Mim ha 81 anni, compiuti il 17 Febbraio del 2003. Circa 5 anni fa le fu diagnosticato un cancro al pancreas e sub“ un delicato intervento a New Orleans, Louisiana. Per recuperare le forze ci vollero parecchi mesi (da luglio a novembre). Il mese successivo, per Natale, venne da noi a Statesboro, Georgia, e non ci ha mai lasciato. I primi mesi familiarizzai con le sue infermitˆ. Molte erano giˆ state diagnosticate. Una era un tipo di artrite polimiositis reumatica. Aveva la scoliosi e l'osteoartrite. La polimiositis reumatica fu diagnosticata dal Dr. S. a Savannah. Il suo trattamento prevedeva pesanti dosi di prednizone per diversi mesi, le dosi sarebbero diminuite in presenza di miglioramenti. Durante questo periodo si fece male all'anca e sentiva molto dolore. Sospettai che avesse una microfrattura. Ma il Dr. S. stava partendo fuori cittˆ cos“ disse che, essendo una microfrattura, probabilmente non si sarebbe vista neppure nelle radiografie. Non lo vedemmo pi per diversi mesi. Intanto mia madre soffriva tantissimo, decidemmo di portarla al B. Memorial Hospital. Per pi di 3 mesi fu sottoposta a delle infiltrazioni nella zona dell'anca, alleviarono il dolore ma non lo eliminarono. Per questo, volendo risolvere il problema definitivamente, seguimmo il consiglio del dottore: secondo lui le infiltrazioni non erano adatte, sugger“ di rivolgermi ad un chirurgo ortopedico. Cos“ facemmo. Ma da lui scoprimmo solo che mia madre aveva una frattura all'anca e che avrebbe dovuto conviverci per parecchi mesi. Comunque le diede le stampelle e guar“ dopo un paio di mesi, camminava bene e non aveva pi dolori. Ma il mal di schiena era in agguato. Sentimmo parlare di Kathy, ma un nostro amico ci sugger“ di andare dal Dr. S. del memorial hospital perch, avendolo sentito parlare durante un seminario, gli aveva fatto una buona impressione.Andammo da lui. Il Dr. S. fece a mia madre un'iniezione, penso di cortisone, che allevi˜ il suo dolore per 4 o 5 giorni al massimo. Poi una mattina si alz˜ con la gamba intorpidita dal ginocchio in gi. Eravamo in preda al panico. Lo richiamai e gli spiegai il problema. Visit˜ di nuovo mia madre e le prescrisse 3 cose, penso 2 antidolorifici e non so bene cosa fosse l'altro, forse un rilassatore muscolare.Le 3 prescrizioni erano: oxicodone, neurotone e oxicotone. Nei 3 giorni in cui mia madre prese queste medicine si butt˜ gi, era completamente esausta, nauseata, quasi del tutto assente. Per tutta la settimana rimase a letto alzandosi solo per andare in bagno.Non mangiava bene, era molto debole e prendeva troppe medicine. Ero in contatto con il Dr. S. e il farmacista. Diventava sempre pi debole. Cessammo subito la cura, ma mi dissero che, vista l'etˆ, l'effetto delle medicine sarebbe durato ancora qualche giorno. Aspettai con pazienza. Durante il fine settimana chiamai una mia amica infermiera, le spiegai la situazione e le chiesi dei consigli. Sapeva che non mi fidavo del medico, per cui mi consigli˜ di cambiare dottore e disse che forse avrei dovuto farla ricoverare per disintossicarla.Probabilmente i suoi elettroliti erano sfasati. Cos“ cambiai medico, la feci ricoverare e disintossicare. Chiesi consiglio a tanti altri medici e cardiologi. Avendo assunto medicinali che alterano il sangue, il medici chiam˜ anche uno psichiatra per analizzare meglio la situazione. Dopo una settimana mia madre sembrava stare meglio, ma era sempre debole. La domenica mattina prestissimo mi chiamarono dall'ospedale e i comunicarono che mia madre aveva avuto un infarto. Il dottore aveva fatto un elettrocardiogramma o come si chiama. Lui l'aveva diagnosticato e pensato; era solo un medico generico ma aveva pensato che mia madre avesse avuto un attacco di cuore. Cos“ mi precipitai l“ per vedere cosa fosse successo Lei appariva sempre peggio. Cercai di avere il maggior numero d'informazioni possibili da chi era l“. Il Dr. S., il suo cardiologo, era fuori cittˆ e non sarebbe rientrato prima di luned“, non potei contattarlo.Fui ascoltata da un nuovo medico di primo intervento. Intanto lei diventava sempre pi debole e pensai che stesse per morire.Il dottore mi rassicur˜. Incontrai un altro medico, un nostro amico, gli chiesi cosa avrebbe fatto lui e salt˜ fuori l'idea di metterla in ICU. Tutti i miei amici cercavano di sostenermi e di darmi dei consigli, erano d'accordo sul fatto che avrei dovuto metterla in ICU per vedere cosa sarebbe successo. Cos“ feci, gli ordini furono scritti e fu messa in ICU quella domenica notte.Il medico di turno, il Dr. H., chiam˜ tutti i medici che si erano occupati di lei durante la prima settimana. Il giorno seguente torn˜ il Dr. S. che fece la sua diagnosi. Il team di medici che controllava mia madre il luned“ consegn˜ le sue cartelle cliniche al Dr. H. La sua diagnosi evidenzi˜ che mia madre aveva assunto troppe medicine per cui andava messa in ICU per 4 giorni. Oltre a quei giorni rimase in clinica altri per altri 4, poi fu dimessa.Parlai sia col Dr. S. che col Dr. H. Questi mi disse che era necessario disintossicare completamente mia madre per renderla pi attiva, ci˜ significava non farle pi assumere alcun medicinale. Ne fui felice. Mi avvis˜ che, interrompendo la terapia medica sarebbero aumentati i dolori alla schiena; avrei potuto per˜ alleviarli con una terapia alternativa quale massaggi o agopuntura. Pensai che fosse unĠottima idea, ma da chi e dove andare ? Provai ad andare da un medico novello di Savannah che praticava lĠagopuntura, ma non serv“. Il nome di Kathy risalt˜ fuori grazie al solito amico. La chiamai, le spiegai la situazione di mia madre e le chiesi se poteva occuparsi di lei; Kathy, benevolmente accett˜. Ci˜ accadde diversi mesi dopo che fu dimessa dallĠospedale. Durante quel periodo vennero a casa diversi infermieri, fisioterapisti; si stava disintossicando, soprattutto psicologicamente miglior˜ tanto. Era debole perchŽ camminava con un deambulatore. Verso Febbraio notammo i suoi miglioramenti psicologici e fisici, era pi forte ed era ora di chiedere aiuto. Fu allora che chiamai Kathy. Quando la portai da lei per la prima volta pesava pochissimo. Durante il tragitto non parl˜ tanto, solo disse di essere un poĠ preoccupata perchŽ ne aveva parlato con alcune infermiere le quali confabulavano tra loro su questo fatto. Inoltre aveva sentito dire che Kathy accendeva le candele. Io risposi che anche noi accendevamo le candele, che avremmo provato e che se non avesse funzionato avremmo subito interrotto la terapia. Ma almeno dovevamo provare. Il suo respiro era iperventilato e quando Kathy la fece sdraiare sul tavolo da massaggio lei non riusc“ ad appoggiare la testa sul piccolo cuscino nel quale cĠera un buco. Fu unĠesperienza che la spavent˜ molto, ma la fece. Non ricordo quale fu il primo consiglio di Kathy. Mi disse che avrebbe fatto un massaggio ai tessuti molli e praticato una terapia del massaggio di base. Dopo non molto tempo inizi˜ lĠagopuntura. Giˆ in passato si sottopose a delle sedute di agopuntura, le furono molto utili per il mal di schiena, ma non la fece pi. Il massaggio e lĠagopuntura furono di gran giovamento. Divent˜ pi forte fisicamente e psicologicamente e finalmente si sbarazz˜ del deambulatore. Kathy consigli˜ 3 sedute alla settimana. Questo  ci˜ che fa da 3 anni. Kathy ha lavorato su mia madre, parla con lei delle cose che pu˜ fare, le da consigli per muoversi meglio, per rendere i tessuti pi flessibili e pieghevoli. Mentre mia madre era in cura da Kathy la portai da un paio di chirurghi ortopedici che avevano visto le sue cartelle cliniche, le sue MRI, lĠavevano vista camminare nel loro ufficio e due dottori in particolare commentarono che se avessero visto solo le cartelle e non lei avrebbero pensato che ora mia madre fosse su una sedia a rotelle. Mia madre ha sempre avuto uno spirito forte,  stata sempre molto vivace e determinata. Ma cĠ da dire che la terapia del massaggio, lĠagopuntura e la medicina alternativa hanno veramente migliorato la sua vita e le sue abilitˆ. Sente ancora dolori, ma la cartilagine dei suoi dischi  cos“ consumata che neanche un intervento chirurgico potrebbe eliminarli. Quel che Kathy fa  rendere i suoi tessuti flessibili e rilassati con lo stretching; lĠaiuta ad affrontare il dolore e a farla muovere. Adesso guida, va da sola a fare la terapia. Una volta  andata da sola a Jacksonville e unĠaltra volta a Savannah. Cammina senza deambulatore e senza bastone, pende da un lato e non va molto lontano, ma cammina ancora. Quelli che la conoscono ma non la vedono spesso dicono che sta benissimo, ed  cos“. Le sue abilitˆ mentali sono di gran lunga migliorate rispetto a quando arriv˜ 5 anni e mezzo fa. Accadde qualche mese fa che andammo dal dottore per unĠinfezione delle vie respiratorie superiori, il medico, il Dr. B., le diede una medicina. Lei la prese per un paio di giorni poi mi disse che non sapeva se lĠavrebbe ripresa perchŽ la faceva sentire fiacca e la stordiva. Pens˜ di andare a chiedere a Kathy se esistesse unĠalternativa a quei medicinali. Era incredibile sentir dire una cosa del genere da mia madre che in passato chiedeva medicine frequentemente. Sono veramente grata a questa terapia, Ha funzionato bene con mia madre e spero continui. Kathy mi ha detto che se mia madre non fosse stata sottoposta a questa terapia, probabilmente sarebbe in una sedia a rotelle adesso. Le siamo infinitamente grati.

Da : Sean Sill.

NellĠestate del 1996 fui coinvolto in incidente , mi procurai la frattura della V e della VI vertebra, la frattura della spalla sinistra e del ginocchio destro. Il chirurgo ortopedico mi mise in un apparecchio di sostegno per la parte superiore del corpo per allineare le vertebre e contenere le fratture. Trascorsi circa 8 settimane in questa posizione. Il chirurgo decise di non operarmi alla spalla, ma era necessario un intervento al ginocchio. Durante questo periodo mi davano degli antidolorifici. Quelle 8 settimane furono dure, ma non sapevo ancora cosa mi aspettava. Iniziai ad accusare diversi sintomi durante il periodo di recupero. Prima di tutto una perdita di sensibilitˆ alle gambe. Una mattina mi alzai per prepararmi per andare a lavorare e caddi. LĠunica sensazione che sentivo era una rigiditˆ agli arti inferiori. Le gambe erano pesanti e rigide. Ovviamente iniziarono atremarmi le mani. Ogni volta che dovevo fare qualche lavoro con le mani queste iniziavano atremare. Era frustrante, iniziai a diventare ansioso. Il dolore alle vertebre era atroce. Avrei fatto qualsiasi cosa per alleviarlo. Mi rivolsi ad un neurologo per il tremolio alle mani, per le gambe intorpidite e per il mal di schiena. Fui sottoposto ad una serie di tests, seri e complicati. Il tutto dur˜ 3 anni. Avevo unĠintera squadra di neurologi che si occupavano dei miei problemi. Non voglio ricordare le numerose MRI o le infiltrazioni spinali a cui sono stato sottoposto. Ogni neurologo era specializzato in un campo preciso, cos“ ognuno prescriveva la sua specifica medicina. Prendevo dosi abbondanti di Neurontin e Oxycontin, per nominarne qualcuna. Se una medicina non andava bene me ne veniva subito prescritta unĠaltra. Nessuno dei tests a cui fui sottoposto spiegarono la causa dei miei fastidi. Tutti sappiamo perchŽ la mia spalla continuava a farmi male, ma i medici non sapevano far altro che imbottirmi di antinfiammatori. Era impossibile lavorare. LĠunica diagnosi chiara fu la fibromialgia. Fui mandato anche da un chiropratico; dopo alcune sedute promisi a me stesso che non ci sarei pi tornato. Letteralmente mi terrorizz˜ il modo in cui avrebbe frantumato le mie vertebre. Me ne andai pi dolorante di prima. In seguito ebbi unĠemorragia gastrointestinale. Fui mandato da un medico GI che inizi˜ ad applicare parecchie strategie per seguire le tracce dellĠemorragia. Questa fu causata in parte dalle numerose medicine che assumevo. A questo punto arriv˜ la novitˆ: il medico riteneva che io fossi afflitto dal primo stadio del morbo di Crohn. Mi mandarono allĠuniversitˆ John Hopkins nel Maryland per essere visitato da un esperto del morbo. Inizialmente sembrava essere dĠaccordo con la prima diagnosi, ma voleva maggiori certezze. Sapete cosa fecero? Aumentarono le dosi di medicinali. Sembravo un topo da laboratorio. Avevo sopportato troppo, ormai avevo perso tutte le speranze. Pensai veramente che non avrei potuto vincere. Ero stanco di sentirmi dire che non riuscivano a trovare una soluzione mentre continuavano a prescrivermi medicine. Il costo di tutto ci˜ poi fu astronomico. Non avevo pi speranza per il futuro. Le medicine mi resero troppo debole e non potevo pi lavorare. Prendevo pi di 40 pillole al giorno.Ero stanco, spaventato, disperato.

I miei genitori mi portarono dĠurgenza da Gary e Kathy alla Power of touch. Nonostante fossi scettico, avrei fatto qualsiasi cosa per far cessare il dolore. Iniziarono subito con lĠagopuntura e il massaggio del tessuto profondo. Dopo 6 mesi non prendevo pi medicine. Sono stato un loro cliente per 3 anni e in quel periodo non ho mai avuto nessun problema. Faccio un massaggio di mantenimento una volta al mese. LĠagopuntura e il massaggio del tessuto profondo mi hanno ridato la vita. Era da tanto che non stavo bene. EĠ incredibile come Gary e Kathy siano riusciti a fare ci˜ che unĠintera equipe di medici non aveva capito, e il tutto senza lĠaiuto di medicine. Rimasi cos“ impressionato dai risultati che nel Gennaio 2004 decisi di farne la mia carriera. Adesso sono uno studente sotto la tutela di Gary e Kathy lescak. Io potevo testimoniare in prima persona come ottennero ci˜ che la moderna medicina occidentale non pu˜ ottenere e infine come riportarono la mia vita alla normalitˆ. Io sono un sostenitore, un credente.